Prevenzione Primaria
Dal Piano Nazionale della Prevenzione Sanitaria 2020-2025
Per la realizzazione di processi appropriati di prevenzione e promozione della salute è necessario attuare interventi multiprofessionali anche con il coinvolgimento di figure di prossimità, come ad esempio l’infermiere di famiglia e di comunità, ovvero professionisti che abbiano come luoghi di attività privilegiati gli ambienti di vita della persona e che agiscano in modo proattivo, in rete con tutti i servizi socio sanitari e gli attori sociali del territorio per l’utenza portatrice di bisogni sanitari e sociali inscindibilmente legati tra loro.
In italia gli spazi per migliorare l’aspettativa di anni in salute sono molti.
Eurostat - Esplora dati (europa.eu)
Equità nell’azione
Anche in Italia le persone più povere di risorse e competenze si ammalano di più, guariscono di meno e muoiono prima. ( https://www.inmp.it/ita/Osservatorio-Epidemiologico/Disuguaglianze-di-salute )
Le persone, le famiglie, i gruppi sociali e i territori più poveri di risorse e capacità sono anche più esposti e più vulnerabili ai fattori di rischio e ai fattori di stress che minano la resilienza delle persone, soprattutto nelle finestre temporali cruciali per il loro sviluppo (es. infanzia e adolescenza).
Questo esige un approccio più incisivo per il contrasto delle disuguaglianze evitabili, dal momento che lo svantaggio sociale rappresenta il principale singolo fattore di rischio per salute e qualità della vita.
I determinanti sociali di salute, a cui sono imputabili molte delle variazioni e disuguaglianze di salute nella popolazione, sono in gran parte evitabili chiamando in causa la responsabilità, a tutti i livelli - nazionale, regionale e locale -, delle politiche non sanitarie (scuola, lavoro, ambiente, ecc.) e di quelle sanitarie, queste ultime nel loro duplice ruolo di promozione/erogazione di prevenzione/assistenza e di regia verso altri settori.
Queste le premesse istituzionali e le sfide per il Terzo settore e per Le Comunità della Salute che ha scelto , per statuto, di raggiungere le persone che per condizioni socio-economiche rimangono lontane dalle normali attività di di prevenzione .
Per svolgere questo servizo stringe legami di collaborazione con ATS con ASST con i Comuni e con gli operatori non sanitari della prevenzione, come L.I.l.T , CADOM, AUSER, ecc e con gli Istituti scolastici.
La Comunità diventa soggetto attivo nella prevenzione.
Siamo accanto a “Le Comunità della Salute” per contrastare le disuguaglianze sociali che influiscono sulla qualità di vita e sul benessere delle persone. Il progetto con l’organizzazione di volontariato che opera a Monza e in Brianza punta a raggiungere in particolare coloro che non fanno della salute una priorità.
Le Comunità della Salute è un'Associazione di Volontariato
Le Comunità della Salute
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